Thursday, April 19, 2012

Analogico e digitale? Questione di tempo...

Tutti oramai sappiamo che durante lo sviluppo di qualche tecnologia vi è stato il passaggio dall'analogico al digitale, ma credo che pochi si siano soffermati sul reale significato di queste due parole... Ne parliamo tutti i giorni, sappiamo distinguere un oggetto analogico da uno digitale, ci viene automatico perchè è diventato, per così dire, di abitudine. Sarebbe impensabile il contrario! Eppure quando si chiede a qualcuno “Lo conosci il significato di queste due parole?”, tendenzialmente questo qualcuno non sa rispondere, anzi, magari chiede di rimando

  “Ma come, non conosci la differenza tra analogico e digitale???”

quando poi in realtà è il primo a non saperla con esattezza.
Oggi vorrei chiarire questo argomento, in modo tale da poter in seguito approfondirne gli aspetti nei vari campi dell'intrattenimento digitale. Cominciamo con delle definizioni.
ANALOGICO: prima di tutto dobbiamo dire che il termine analogico è un aggettivo riferito ad un qualcosa che procede per analogia. L'analogia è una relazione di somiglianza fra due o più cose che presentano caratteristiche comuni. L'analogico è inteso come un segnale, un segnale che rappresenta una grandezza tramite la sua analoga. In informatica questo termine è associato a quelle grandezze che possono assumere tutti i valori intermedi all'interno di un dato intervallo. I valori che vengono presi in considerazione sono quindi continui, non presentano interruzioni. In parole povere la riproduzione analogica di qualcosa è una conversione di essa da una forma ad un'altra analoga, in cui il segnale percepito è riprodotto fedelmente. (Scopriremo poi questo cosa vuol dire in particolare in campo acustico.)
DIGITALE: come tutti sappiamo il digitale è la contrapposizione dell'analogico. La parola digitale deriva dall'inglese “digit”, che vuol dire cifra ed è riferito a tutto ciò che viene rappresentato o che adoperi tramite dei numeri. In particolare rappresentare qualcosa in formato digitale vuol dire mostrarlo come una sequenza di numeri presi da un insieme di valori; parliamo quindi di una quantità finita di valori, differentemente dall'analogico che considera un'infinità di elementi.
Sembrerà strano dirlo (e soprattutto pensarlo!), ma quando parliamo di qualcosa di analogico parliamo di una sorta di grado di affinità con la realtà. C'è una diretta corrispondenza fra la realtà e la sua rappresentazione. Proviamo a capire le differenze tra analogico e digitale con un semplice esempio!


GLI OROLOGI!

Orologio si tipo digitale
Orologi di tipo analogico

Un oggetto di utilizzo quotidiano. Tutti (o quasi) abbiamo al polso un orologio, e per alcuni non averlo può rappresentare anche un problema! In fondo scandisce lo scorrere del tempo, e chi oggi giorno non è preoccupato del suo passare? Non sono qui per spiegarvi come funziona un orologio con tutte le sue microscopiche componenti, anche perchè funzionano per lo più tutti allo stesso modo, analogici o digitali che siano. Invece vorrei farvi osservare le differenze dei due tipi di quadranti. Cominciamo con quello analogico.


Prendiamo gli orologi da polso con il quadrante tondo (o quadro, triangolare, che dir si voglia!), oppure quegli orologi enormi che solitamente appendiamo nelle nostre cucine; ecco quelli sono un chiaro esempio di orologio analogico. Seguono il concetto per cui il tempo viene mostrato in maniera continua, cioè così come ci si presenta quando lo percepiamo. Le due famose lancette (anche tre in alcuni orologi) scandiscono i minuti e le ore; e nel passare da un minuto all'altro vediamo il percorso della lancetta. La rappresentazione del tempo è continua e ipoteticamente infinita, perchè fra un valore e l'altro possono essercene di infiniti. La riproduzione del tempo rimane quanto più fedele possibile alla realtà! Ovviamente non c'è solo un tipo di lancette da considerare, prendiamo ad esempio il pendolo che presenta un altro tipo di 'lancetta' oltre a quello de quadrante, il concetto di fondo però è sempre lo stesso.
Quando parliamo invece di orologi digitali intendiamo quelli con un quadrante assolutamente privo di lancette che mostra semplicemente dei numeri, e sono quelli a dirci con precisione che ora è. La modalità di visualizzazione questa volta è di tipo discreto. Delle lancette immaginarie stanno effettivamente scandendo lo scorrere del tempo, però noi vediamo soltanto un valore preciso di quel tempo che cambierà in un altro all'improvviso quando sarà passato, ad esempio, un minuto. Ovviamente ne esistono differenti di orologi digitali, come quello binario o il particolare orologio di Berlino!
 Gli orologi in effetti non hanno subito una vera e propria rivoluzione digitale, in questo caso possiamo parlare di scelta e di gusto. C'è chi preferisce quello analogico e chi quello digitale. L'innovazione tecnologica ovviamente c'è stata, ma non è stata un'operazione di SOSTITUZIONE come in molti altri campi come ad esempio con i videogiochi, con le pellicole cinematografiche, o con la musica (come vedremo prossimamente!), piuttosto è stato un affiancare un qualcosa per poterlo migliorare. D'altra parte anche se guardiamo la situazione dal punto di vista economico notiamo che il modello analogico è quello più utilizzato. La Swatch, ad esempio, propone anche orologi con un quadrante che mostri, non solo le famose lancette, ma anche i meccanismi di rotelline che funzionano all'interno.
Insomma... a ognuno i propri gusti e la propria scelta di vita, voi siete analogici o digitali???

Al prossimo articolo!

Vania De Rosa

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